POST

Autore: Andrea Marcolini

Descrizione: ordinanze e decreti; quarantena day X; fase1-fase2; congiunti e affetti stabili; guanti e mascherine; distanziati e contingentati; disaggregati e tracciati….
Questi i segni più evidenti delle misure restrittive che scandiscono la nostra durata ‘ai tempi del coronavirus’. Non solo restrizioni ma nuovi ordini di relazioni e di pratiche che ri-territorializzano la quotidianità liquida del nostro vecchio contemporaneo e aprono verso un nuovo momento, ‘per una ripresa’. Responsabilità e fiducia sono le due istanze che hanno governato la vita dei cittadini in questa situazione inaspettata. Responsabilità di scelta individuale divenuta sempre più norma morale e fiducia nelle istituzioni come orizzonte d’attesa e di verifica per una ripartenza.
Il nostro spazio di libertà, dapprima recluso nelle mura domestiche (per i più fortunati), ricomincia a poter circolare per le strade, a muoversi. Con una certa cautela certo, con addosso il segno più evidente che ancora non ci siamo liberati dal rischio, da questo passato non ancora passato.

In questo prisma temporale, fatto di durate eterogenee in profondo legame, abbiamo gettato uno sguardo alla musica, a quei movimenti che in nome di una nuova fondazione hanno guardato al passato per capirne le basi strutturali e rinnovarne profondamente il senso. La nuova prospettiva ha la sua ricorsività nel traslare quel che è stato iniettandogli linfa vitale per una sua rinascita. Un post-, un dopo che si fa carico di un passato per cercare di portarlo ad un compimento, ad un avvenire sempre differito. Ci siamo principalmente concentrati su due macro-generi che sotto questo appellativo hanno generato una quantità notevole di contributi: il post-punk e il post-rock. Se controverso rimane il momento natale la loro vita può certamente definirsi una pasqua.

Nelle sue Tesi di filosofia della storia Walter Benjamin scriveva: «Articolare storicamente il passato non significa conoscerlo ‘come propriamente è stato’. Significa impadronirsi di un ricordo come esso balena nell’istante di un pericolo».